Un Anno Fa…Doping, anche Georg Preidler confessa di aver fatto ricorso alle trasfusioni!
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C’è anche il nome di Georg Preidler nello scandalo doping che ha colpito lo sport austriaco negli ultimi giorni. Il portacolori della Groupama-FDJ ha reso una confessione spontanea a Graz nella giornata di ieri, sebbene il suo nominativo non fosse ancora stato inserito nell’indagine portata avanti dalla procura di Innsbruck. Si allarga pertanto a macchia d’olio l’inchiesta che già nella giornata di ieri aveva restituito il nome di un altro ciclista, quello Stefan Denifl che a fine dicembre si era separato dal CCC Team e che venerdì scorso è stato tratto in arresto decidendo di collaborare immediatamente con gli inquirenti.
Al pari dell’ex Aqua Blue Sport, anche Preidler ha ammesso di aver fatto ricorso alle trasfusioni di sangue e ha parlato della vicenda ai microfoni di krone.at: “Non mi sono mai iniettato il sangue prelevato, ma solo il pensiero e le intenzioni fraudolente rappresentano già un crimine. Gli ultimi giorni sono stati un incubo: non ho dormito né mangiato. Non so se sarei stato condannato, ma non potevo più convivere con questo segreto. I contatti con Max Hauke e Dominik Baldauf? Queste persone arrivano da te, ti ‘scelgono’. Ma ci tengo a dire che tutti i successi ottenuti nella mia carriera erano puliti, ero forte senza doping e non ho mai fatto ricorso a stratagemmi. È proprio questo a renderti interessante ai loro occhi”.
Tre volte campione nazionale a cronometro e vincitore della sesta tappa dell’ultimo Giro di Polonia, il 28enne scalatore di Graz prosegue con dettagli inquietanti: “C’è sempre pressione per andare avanti e ottenere nuovi contratti e senti intorno a te che in tanti fanno così. A un certo punto la soglia di inibizione scompare e questi medici ti garantiscono la certezza che non verrai scoperto. Sai che è una truffa ma non ti tiri indietro. Perché l’ho fatto? Magari perché ti alleni ogni giorno ma non senti di progredire. A un certo punto vuoi di più e il doping ematico non sembra troppo ‘impegnativo’. Ho superato questa soglia solo di recente e so che si tratta dell’errore più grande della mia vita”.
Restano ora da capire le conseguenze penali e sportive della sua dichiarazione: “Mi scuso con chiunque si senta ingannato – conclude Preidler – posso solo dire che mi dispiace. Moralmente sono a pezzi, le prossime settimane saranno difficili. Non conosco i nomi di altri atleti coinvolti, ma posso solo immaginare che ci sarà un terremoto a livello internazionale”.
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